Navy NCIS: Unità anticrimine

PARIGI PER SEMPRE, Il mio finale TIVA

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doc123
view post Posted on 9/3/2016, 17:42




Era successo di nuovo … e di nuovo era rimasto interdetto . Una squadra per lui , una possibilità di carriera , nuovo paese nuovi colleghi ..nuova vita. Che fare della vecchia? Come fare con Senior ? Come lasciare la sua famiglia ??? Eppure qualcosa gli diceva che era ora di volare dal nido , di mettere in pratica ciò che aveva imparato e di insegnare a sua volta delle regole e dei comportamenti …doveva solo pensarci un po’, solo un po’ … il direttore gli aveva dato tre giorni di tempo e poi avrebbe dovuto dire se voleva o meno accettare l’incarico di team-leader di una nuova squadra NCIS in Messico .

Tony scendeva le scale dell’unico posto dove forse poteva trovare una risposta o almeno un ispirazione visto che Gibbs non era proprio quel che si definisce un abile oratore … la maggior parte delle sue parole andavano interpretate, come i suoi sguardi e i suoi gesti , ma lui oramai lo conosceva e traeva da lui sicurezza e serenità a volte.
Lo trovò come al solito intento a lavorare del legno , con il bourbon a portata di mano e la solita espressione di chi sa già cosa stai per dire “ Allora Di Nozzo ? A che devo la tua visita ?”
Tony si versò in un bicchiere due dita di quel liquido ambrato per trovare coraggio , ne bevve un sorso e poi con un espressione poco convinta disse d’un fiato “Vance mi ha offerto una squadra”.
“Lo so” fu la semplice e serena risposta di Gibbs, che senza nemmeno scomporsi continuava a lavorare il pezzo di legno che aveva tra le mani .
“Bhe sono felice che la cosa non ti crei alcun problema … si vede che sono proprio …” Tony in modo ironico iniziò quello che sarebbe stato un monologo privo di senso così Gibbs lo bloccò sul nascere dicendo “Di Nozzo !!! Tu sei il miglior agente con cui abbia mai lavorato e se deciderai di restare ne sarò felice ma se deciderai di andare non te ne farò una colpa … ognuno deve scegliere che strada percorrere e non sta a me dirti cosa devi fare…..Io mi fido di te Tony…e qualunque scelta farai potrai contare su di me”.
Tony pensò un attimo prima di guardare il suo capo negli occhi e chiedere “ E come faccio a scegliere ?”
Gibbs, enigmatico come sempre rispose “ L’unico che conosce la risposta sei tu …Tony. Prenditi il tempo che ti serve , fai quello che devi …”
“fai quello che devi…” eh già .. ma cosa ? Tony era uscito dalla casa di Gibbs con più dubbi di quando era entrato, e sebbene sentisse dentro di sé che c’era qualcosa da fare …ancora non sapeva cosa.
L’aiuto gli arrivò da chi meno se l’aspettava .

La mattina seguente, dopo una nottata insonne , arrivò in anticipo al lavoro , si sedette alla sua scrivania e accomodandosi sulla sedia si guardò attorno … la scrivania di McGee , quella di Gibbs e alla fine quella di Ellie …di Ellie ….sebbene fosse affezionato a quella minuscola biondina ancora strideva nella sua mente e soprattutto nel suo cuore l’idea che quella fosse la scrivania di Ellie..
E mentre guardava corrucciato ed assorto davanti a sé, passò davanti a lui McGee e andò a sedersi alla sua scrivania dicendo “ Caduto dal letto oggi Tony?”
“Buongiorno McSpirito…. Non ho dormito gran che a dire il vero” replicò Tony con tono poco convinto , mentre ancora guardava davanti a se .
Tim conosceva da molto il suo collega e intuiva il suo stato d’animo quando lo vedeva fissarsi sulla scrivania di Ellie …e sapeva che di sicuro non pensava ad Ellie , ma non aveva il coraggio di affrontarlo direttamente sull’argomento .
Così decise di provare a farlo parlare in altro modo “Cosa pensi di rispondere a Vance ?”
Tony si destò improvvisamente dai suoi pensieri e guardando il collega disse “Che cosa sai Pivello?”
“Che ti ha offerto una squadra , in Messico” rispose Tim ….”A dire il vero , lo sanno tutti …”aggiunse a giustificazione .
“Ah sì??” rispose Tony sorridendo nel vedere che McGee aveva cominciato a deglutire nervosamente nel momento stesso in cui aveva attirato la sua completa attenzione …”E tu cosa ne pensi?”
“Bhe è un occasione per la tua carriera , sei un agente esperto, un ottimo investigatore ….e non capita spesso che un treno passi due volte …” disse McGee , e aggiunse “Ne hai parlato con Gibbs?”
“Si pivello”
“E cosa dice?”
“Di fare quel che devo fare ….e decidere. Solo che sinceramente non so che cosa dovrei fare , qualcosa mi spinge ad andarmene e qualcosa mi trattiene .. ma non so cosa”
“O chi …” disse Timothy
“Chi???Non c’ è nessun chi pivello …. Certo ci siete voi ma non vado dall’altra parte del mondo e poi esistono le video chiamate … e tu ne sai qualcosa …no?” rispose Tony con il suo fare sornione.
“Tony , non ho mai detto nulla perché in fondo non sapevo cosa dire e perché non ho mai capito alcune scelte ma lo sai cosa ti trattiene, lo sai chi stai aspettando”
“E sentiamo McFilosofo … chi sto aspettando ? Babbo Natale?”
“ZIVA”
Ok ….bomba lanciata , bersaglio colpito …. Silenzio tombale ….
“Tony ??? Ci sei ??”
Tony era rimasto lì , bloccato a fissare il collega , con gli occhi sgranati e il cuore scoperto …era così evidente? Era così prevedibile ?
Gli ci vollero pochi istanti per tornare a indossare la sua maschera, e con gli occhi che vagavano altrove e il sorriso forzato sul volto rispose incerto “Certo Pivello , non mi vedi ? E poi che c’entra Ziva…”
“Il fatto che spesso ti fermi a fissare la scrivania di Ellie e ti estranei dal mondo, come poco fa, il fatto che non ti riesci a legare a nessuna delle donne che frequenti , il fatto che da tre anni a questa parte sembri coltivare una speranza che da un lato ti fa andare avanti e dall’altro ti fa sentire orfano di qualcuno ….”
“Ok ..non è che forse hai abusato di caffeina stamattina Pivello ???” lo interruppe Tony iniziando a sentirsi un po’ in difficoltà.

Il din dell’ascensore annunciò l’arrivo di Gibbs e Bishop che velocemente si accomodarono alle loro scrivanie salutando i colleghi e interrompendo il loro discorso.
Mentre McGee si mise subito all’opera digitando chissà cosa sulla tastiera del suo computer , l’animo di Tony era in totale subbuglio … qualcosa di sopito si era risvegliato e bussava prepotentemente per attirare la sua attenzione e ora non riusciva a placarlo … involontariamente si mise a fissare il primo cassetto della sua scrivania , tanto intensamente da non accorgersi che Gibbs aveva dato ordine di partire perché era arrivata la segnalazione del ritrovamento di un cadavere da qualche parte.
Il capo era lì davanti a lui e lo fissava insieme ad Ellie e McGee … “Di Nozzo ???”…”Si capo ???” rispose Tony assente.. Gibbs disse agli altri due di andare avanti e di aspettarlo in auto, poi rivolgendosi a Tony ,che stava raccogliendo lo zaino “Tu no Di Nozzo …” “ Come Capo ?”
“Tu resti qui”
“E cosa dovrei fare ?”
“Apri quel cassetto Tony , dai una risposta alle tue domande e se non la sai cercala … una volta per tutte”
“Non so se ce la faccio …”
“Io mi fido di te Tony … fallo anche tu!”
Così dicendo Gibbs se ne andò .

Tony si lasciò ricadere sulla sedia , prese un bel respiro e aprì il primo cassetto … ed eccola lì , in bella vista …la sua gioia e il suo dolore … la sua speranza e la sua condanna ….la sua vittoria e il suo fallimento … la sua più grande debolezza .. il suo rimpianto …il suo cuore… il suo amore… come poteva qualcosa di così piccolo contenere tante cose, far riaffiorare tanti ricordi, far bruciare così tanto le sue ferite interiori. La rivedeva ancora piangente mentre con un sorriso forzato lo salutava in aeroporto , non poteva dimenticare quel momento e ancora non si capacitava di come fosse riuscito ad entrare nell’aereo piuttosto che correre da lei ..per sempre …..ma purtroppo non era stato lui a decidere ..era questo che si ripeteva ogni volta che il pensiero di lei faceva capolino nella sua mente e il suo cuore vibrava ...
Mentre i flashback di tre anni prima affollavano la sua mente , mentre le sue labbra ricordavano il sapore di quell’ultimo bacio …. Una punta d’orgoglio si fece spazio dentro di lui ....gli aveva detto che l’amava, lo aveva baciato con trasporto, l’aveva guardato con sentimento … lui sapeva che era vero , sentiva che era vero….e aveva sempre voluto sapere cosa stesse facendo, come fosse la sua vita ….se qualcuno l’avesse consolata…..e una stretta allo stomaco gli provocò una smorfia …ora era tempo di avere la sua risposta , di chiudere quella porta una volta per tutte , di uscire da quel limbo … di rinunciare a quella speranza se non aveva più senso di esistere.
Animato da una nuova carica , afferrò la collanina di Ziva e si recò dal direttore per chiedere il permesso di contattare il Mossad.

Non fu difficile ottenere l’autorizzazione di Vance, anche lui intuiva la necessità dell’agente ..e così si ritrovò al buio , davanti al maxi schermo in attesa del collegamento con il direttore del Mossad…
Pochi istanti dopo e con la tachicardia sotto controllo Tony guardava Orli fissarlo curiosa dal suo ufficio in Israele …”Agente Di Nozzo ,quanto tempo…a che devo la sua chiamata? Non mi sembra ci siano casi comuni al momento..”
“Buongiorno direttore , no non ci sono casi ..particolari ..al momento . Ho bisogno di chiederle se ha notizie di Ziva David” l’aveva detto così d’impeto che per un attimo era rimasto sorpreso lui stesso.
Con un sorrisino poco enigmatico Orli rispose “No , agente Di Nozzo , dopo l’incontro di tre anni fa con lei non ho più avuto notizie di Ziva e non l’ho nemmeno cercata … la conosco abbastanza da sapere che se non vuole essere trovata ..è meglio lasciarla in pace…so che era in buoni rapporti con l’agente Eshel … se vuole può parlare con lui ..” nel dire così la direttrice sapeva di ferire Tony , ma la cosa non la turbava ne le interessava.
Dal canto suo Tony accusò il colpo elegantemente e stringendo la collanina di Ziva nelle mano…sfoderò il suo miglior sorriso dicendo “ Ma certo ! Ci parlerei volentieri”
Leggermente sorpresa dalla sua spavalderia , Orli rispose “Bene, è fortunato perché Adam Esher si trova a Washington per qualche giorno in attesa di partire per una missione …la faccio contattare da lui entro un ora.”
E così dicendo fece interrompere in collegamento.
“E’ stato un vero piacere Orli…” chiuse Tony ormai davanti ad uno schermo grigio.

Tornando alla scrivania Tony si fece una marea di domande …su quanto buoni potessero essere i rapporti tra Ziva e Adam , anche perché ancora ricordava la bruciante delusione del sapere che era stata a letto con lui quando andò in Israele al funerale del padre.
Era ancora avvolto nei suoi pensieri che sentì squillare il telefono …”Agente speciale Anthony DiNozzo”
“Shalom Agente Di Nozzo , ho ricevuto l’ordine di contattarla urgentemente. Sono l’agente Esher”
“Adam , dove possiamo vederci ?”
“Al locale sulla quinta , incrocio con L. Street …sarò lì tra 15 minuti”
“A tra poco allora”
Uscì dall’ufficio in tutta fretta , salì sulla sua berlina e partì intenzionato a farsi dire tutto su Ziva anche a costo di spaccarsi il cuore . Qualsiasi cosa sarebbe stata meglio dell’attesa.
Adam era già arrivato , seduto a un tavolo con un caffè mega davanti a lui …appena vide Tony gli fece un cenno e lo invitò ad accomodarsi al tavolo.
Visto il bicchierone di caffè Tony non si trattenne dal dire “Non sono l’unico a fare il turista !!”…data la non lieve allusione a Berlino Adam sorrise ..poi chiese “Allora dimmi perché sono qui”
“Ziva”
“Ziva?” ripetè Adam
“Sì…te la ricordi ? siete stati intimi oltre tre anni fa se non sbaglio ..” disse Tony ironico.
“Ricordo certo” fece Adam con un sorrisino soddisfatto …giusto per stuzzicare il suo interlocutore “Mi hai fatto chiamare per qualche dettaglio ..o per quella famosa partita a pallacanestro ?”
“Ora basta, ho bisogno di Ziva! Cioè….di parlare con Ziva , e il tuo direttore dice che siete intimi ! Vorrei sapere dove si trova , e se c’è qualcuno con lei … se quel qualcuno sei tu ..”
“E se così fosse?”
“Devo prendere delle decisioni importanti ..e voglio chiudere le porte lasciate aperte , se ho la certezza che non c’è più nulla da fare mi farò da parte e andrò avanti con la mia vita” Lo sforzo di Tony nel pronunciare queste ultime parole arrivò ad Adam , che decise di essere sincero …lo doveva anche a quella testarda della sua amica.
“Dopo che te ne sei andato Ziva è tornata alla sua casa natale , ha passato lì circa un mese …visto che non era venuta con te ho provato a parlarle e ho cercato di starle vicino ma era molto scossa . E’ tornata di nuovo a ripercorrere il suo passato , ha fatto visita a sua zia e poi ha passato qualche mese con Shmeil Pinkas, il suo mentore, lui l’ha messa in contatto con un amica psicologa ..ha parlato con lei della sua infanzia , di Tali , di sua madre …ha affrontato gli abusi subiti in Somalia …”
“E tu sai tutto questo perché..?” chiese Tony
“Come ti ho già detto a suo tempo , anche io voglio bene a Ziva .. ma come amico … e ho cercato di mantenere un contatto ma tra noi non c’è mai stato nulla se non quell’episodio dopo la morte di suo padre , che tra le altre cose non è andato come si può pensare ..”
“Cioè?”
“Dopo il funerale del padre lei se ne è andata …è quasi scappata… quando l’ho vista infilarsi in un locale, l’ho seguita e ho bevuto con lei …in silenzio . Non l’avevo mai vista così , era confusa , era sola, diceva che si sentiva in colpa perché non lo aveva perdonato …perché le sue ultime parole erano state di rabbia …di odio… Alla fine , le ho chiesto di venire a casa mia , lei ha accettato e una volta arrivati ho provato a “consolarla” e ci siamo lasciati prendere la mano…..”
“Ok ok ..posso immaginare il seguito …” il caffè della mattina si stava già ripresentando alla bocca dello stomaco di Tony all’idea di quella scena.
“Lei se ne è andata Tony .. mi ha lasciato lì ..nel bel mezzo del salotto di casa mia …si è ricomposta alla meglio , mi ha detto che non poteva farlo , che non si trattava solo di lei .. che non poteva tradire il suo cuore ..Si è scusata, e anche il giorno dopo prima di salire sull’aereo per tornare in America mi ha chiamato e mi ha chiesto scusa …E quando a Berlino ha chiesto il mio aiuto , prima che io vi raggiungessi al luogo d’incontro lei è venuta ad abbracciarmi e mi ha detto grazie perché avevo accettato di aiutarla nonostante tutto …”
Tony era inondato da un piacevole senso di sollievo ….”Ma lei non ha mai negato di essere venuta a letto con te …”
“Era stata scoperta venire a casa mia , ci tenevamo in contatto … tutti hanno fatto 1+1 …e poi solo per il fatto di esserci quasi venuta lei si sentiva in colpa ….soprattutto verso di te.”
“Di me?? E perché?”
“Mi ha detto di quanto sei stato premuroso con lei , di ciò che le hai detto in aeroporto …del fatto che hai chiamato Pinkas perchè la supportasse nel lutto del padre …nessuno aveva mai fatto tanto per lei”
“però avete parlato parecchio… ..” osservò Tony
“Non ha molti amici al momento …nel Mossad non si creano legami duraturi e voi dell’ NCIS siete lontani”
“Lei ci ha lasciati”
“Non vi ha lasciati ..mai …”
“Che vuoi dire ?”
“Circa un anno dopo il vostro “saluto” è venuta a cercarti…ti ha aspettato sotto casa e ti ha visto arrivare con una ragazza e baciarvi in auto . Così se ne è andata , è salita sul primo aereo ed è tornata in Israele.”
Tony era allibito … “Cosa ha fatto ?”
“Ha pensato che tu l’avessi dimenticata e …che tu fossi andato avanti ..”
La schiena di Tony venne percorsa da un brivido, lei l’aveva visto … aveva pensato .... per qualche motivo sentì di doversi giustificare “Io avevo bisogno di qualcuno , ma ho interrotto quella relazione”
“Anche lei ha provato ad andare avanti , aveva un uomo che la corteggiava ma anche lei ha interrotto …”
“Dov’è adesso?”
“Dovrebbe salire su un aereo tra qualche ora …”
“Destinazione ?”
“Non lo so …”
“Adam … sai tutto di lei e non sai dove va???”Tony iniziava ad agitarsi…Adam invece era tranquillo e sorseggiava il suo caffè ..
“Prima che io partissi per venire qui ci siamo visti , mi ha detto che Pinkas le ha chiesto di accompagnarlo in un giro di conferenze , sarebbe stata via mesi e non avrebbe potuto partecipare al mio matrimonio…”
“E dove si tiene la prima conferenza ?”
“In Italia , a Roma il prossimo mese .”
“Il prossimo mese ? E perché parte ora ?”
“Non era certa di voler partire , diceva di volersi schiarire ancora le idee . Così le ho consigliato di andarsene via dall’Israele e via dall’America ..in un luogo dove non si sentisse condizionata ..in un luogo dove era stata felice. E lei mi ha detto che c’è stato un luogo dove è stata veramente felice per una notte … una sola notte, con l’uomo della sua vita ….quando lui ancora la chiamava “mon petit choux”…ma non mi ha detto ne il luogo ne l’uomo …mi ha solo detto che voleva cercare di farsi dare la stessa camera nello stesso albergo …voleva pensare di nuovo a lui , lì con lei …solo per una volta ancora”
“Ok Adam grazie …” Tony si alzò e si voltò per andarsene ma fatti un paio di passi tornò indietro e strinse la mano all’agente Esher e amichevolmente disse “Mi hai aiutato molto più di quanto immaginassi , ti auguro un matrimonio felice ..e ti chiedo scusa per tutto quello che ho pensato di te quando credevo fossi andato a letto con Ziva”
“…Non c’è di che …auguro anche a te di essere felice con la persona che ami” rispose Adam stringendo la mano di Tony e guardandolo fisso negli occhi.

Tony tornò in ufficio , non riusciva a non sorridere … diversamente da Adam lui sapeva bene dove era diretta Ziva … e dove avrebbe prenotato . Adesso che sapeva dove trovarla e soprattutto che voleva lui …non vedeva l’ora di raggiungerla.
Uscì dall’ascensore con passo svelto . I suoi colleghi erano alle loro scrivanie e stavano parlando del caso di quella mattina .
Gibbs “Di Nozzo , novità?”
“Sì capo , sto facendo quello che mi hai detto … e il caso ? Chi è la vittima ?”
Bishop “ Un sotto tenente della Marina d’istanza a Quantico …sembra sia incappato in un brutto giro di scommesse clandestine , stiamo cercando tra i suoi effetti personali e tracciando le sue telefonate per individuare il suo contatto”
“Bene allora … capo io avrei bisogno di un paio di giorni di ferie , vedo che qui coi pivelli te la cavi bene e io devo risolvere una questione prima di dare la mia risposta a Vance”
“Te l’ho già detto Di Nozzo …Fai quello che devi”
Poi Gibbs si allontanò con un mega Caf-Pow in mano …direzione laboratorio di Abby
Mentre Bishop era al telefono per lavorare sul caso , Tony si avvicinò a McGee “Pivello ho bisogno di un favore … che rimanga tra di noi chiaro ?”
“Dimmi Tony…”
“Controllami i voli in partenza da Tel Aviv destinazione Parigi nelle prossime 4 ore …e guarda se su uno di questi c’è una prenotazione a nome Ziva David.”
Al sentir nominare Ziva …McGee trattenne a stento un sorriso … ed eseguì svelto le ricerche necessarie.
Nel frattempo Bishop aveva terminato la sua chiamata e vedendo Tim sorridere mentre Tony sussurrava qualcosa ..si avvicinò curiosa domandando “Hey che avete voi due da confabulare ?”
Tony rispose pronto “Niente di che pivella … hai trovato qualcosa di utile ?”
E mentre Ellie aggiornava Tony sul caso , McGee trovò quel che cercava … prese un post-it e scrisse numero di volo e orario d’atterraggio …Ziva sarebbe stata a Parigi per il mezzogiorno dell’indomani e già che c’era fece una ricerca tra i vari alberghi della capitale trovando la prenotazione , il numero della camera e chiaramente le date del soggiorno.
Per qualche motivo albergo e camera gli erano famigliari …
Tony finito di parlare con Ellie , rispose al telefono e informò la collega che Gibbs le attendeva al laboratorio di Abby poi si voltò verso McGee e vedendolo pensieroso chiese “Che hai pivello ?”
Tim si alzò dalla scrivania e porgendo il post-it a Tony disse …”Ho trovato le informazioni che cercavi e anche dove soggiornerà … solo che mi domandavo …che senso ha fare tante ore di volo …per passare una notte a Parigi .. da sola poi … una sola notte …. non è che magari c’è qualcosa che non va ? Che sia il caso di avvisare Gibbs?”
“Non ti preoccupare McGee …non c’è nulla che non vada … per una volta è tutto ok. … Grazie per l’aiuto , cancella la ricerca ora.”
Tim tornò alla sua scrivania scuotendo il capo … Tony e Ziva non li avrebbe mai capiti …
Tony nel frattempo prenotò il primo volo disponibile …sarebbe atterrato a Parigi circa un paio d’ore dopo Ziva …prenotò una stanza nello stesso albergo , ma di certo non contava di utilizzarla.
Spense il terminale e raccolte le sue cose salutò McGee dicendo “Me ne vado pivello , ho chiesto un paio di giorni per decidere cosa fare del mio futuro , buon lavoro salutami gli altri”
“Ok Tony ….Ciao”
Più tardi McGee , avrebbe cercato tra i voli in partenza da Washington direzione Parigi …e trovando un certo Anthony Di Nozzo non potè fare a meno di sorridere e augurare al collega che quel viaggio avesse un epilogo migliore di quello in Israele

Il volo di Tony partì in orario, lui guardava dal finestrino il riflesso della luna sull’oceano … il lento muoversi delle onde …e nel mentre, si perdeva nei ricordi di quella notte a Parigi …quando non per sbaglio si voltò verso di lei e si appoggiò alla sua schiena ..si inebriò del profumo dei suoi capelli e la strinse a sé …dormiente tra le sue braccia , la sentiva serena , la sentiva vicina … sentiva le pelle delle sue braccia , il suo corpo esile protetto dal suo …era ancora incredulo dell’averla con lui dopo che l’aveva creduta morta , dopo che l’aveva rivista debole e provata in Somalia ..quanto avrebbe voluto che quella notte si prolungasse per ore ….. quella notte ebbe la certezza che nulla era più importante per lui , niente era paragonabile a quel che provava in quel momento …nemmeno l’amore per Jeanne l’aveva fatto sentire così …forse perché non era amore vero … perché senza Jeanne poteva vivere …ma senza Ziva non era in grado nemmeno di pensare …e aveva attraversato il mondo per lei .. anche solo per vendicarla o per pregarla di tornare con lui. Non sapeva quanto quella notte fosse stata importante per lei … se Adam non glielo avesse detto, non lo avrebbe immaginato. Sorrise nel pensare quanto potesse essere testarda e quanto avesse nascosto i suoi sentimenti quella piccola e incredibilmente sexi wonder-woman israeliana.

Così come in partenza ,anche l’arrivo dell’aereo fu in perfetto orario così alle 13.50 Tony mise piedi in suolo francese … tempo di trovare un taxi e lui e il suo piccolo bagaglio erano diretti in albergo. L’ansia di incontrarla iniziò a prendere il sopravvento insieme all’incertezza e alla paura di essere di nuovo respinto …ma prima di scendere dall’auto prese un bel respiro e si disse “Nessuna aspettativa Tony ..nessuna aspettativa stavolta …” saldò l’autista e varcò il portone dell’albergo.
Presentando i documenti alla reception ritirò la propria chiave e chiese se la Sig.na David era già arrivata .
La receptionist gentilmente confermò, dicendo che lei aveva già preso possesso della camera e che era uscita mezz’ora prima per fare una passeggiata e prendere una cartolina in un edicola dove si era fermata qualche anno prima …solo che quella volta era su una vespa, la ragazza sorrise all’idea …”Sa mi è rimasto impresso ..io non sono mai andata in vespa”
Tony ebbe subito un idea “Qui vicino c’era un noleggio ..è ancora aperto ?”
“Si signore …”rispose incerta la ragazza , fraintendendo le intenzioni di Tony.
Lui salì rapido in stanza , lanciò letteralmente la borsa che aveva portato con sé e uscì rapido dall’albergo…noleggiò una vespa e fece mente locale ripercorrendo le tappe di quel giorno …quando insieme al lei girò Parigi …gongolando nel sentirsi stringere al petto dalle sue mani… a dire il vero se non avesse fatto le foto neanche si ricorderebbe quel che aveva visto tanto era concentrato a godere di quel contatto.
Poi vide il Louvre e si ricordò che l’edicola era lì vicino .. e di fatti …eccola là … e lì davanti, come nella foto di 6 anni prima c’era lei con in mano una cartolina , i capelli sciolti …sembravano più corti …un cappotto che avvolgeva la sua figura sottile .
A stento controllò l’istinto di correre ad abbracciarla …si avvicinò a lei in silenzio , le arrivò dietro e porgendo lo sguardo oltre le sue spalle guardò la cartolina raffigurante le Tour Eiffel e le disse “A chi scrivi guanciotte dolci?”
Lei si girò lentamente …e lo guardò incredula e felice …piano gli accarezzò la guancia come ad esser certa che fosse vero , che fosse proprio lui …proprio lì.
Tony era felice e sorrideva …non sapeva che dire e vederla così spiazzata gli faceva una tenerezza infinita ..in un attimo vide nei suoi occhi tutto ciò che anche lui aveva passato …il senso di solitudine , la profonda tristezza , la difficoltà a trovare un nuovo equilibrio ..il disgregarsi di una certezza …la voglia di avere notizie dell’altro e la paura di sapere qualcosa che potrebbe non piacere.
Fu Ziva a rompere il silenzio “Che ci fai qui Tony?” la sua frase tipica .. ma detta in modo dolce e quasi speranzoso …
“Cercavo te …” rispose sincero
“Perché?”
“Quel giorno … in aeroporto c’è una cosa che non ti ho detto … e non riesco più a tenerla per me”
“Cosa?”
“Ti Amo ..Ziva David …non ho mai smesso di amarti”
Il tempo di un istante e lei lo baciò intensamente , con tutto l’amore e con tutta la passione che fino a quel momento aveva tenuto dentro di sé .. con tutta la gioia che sentiva nel cuore. Quando si staccarono restarono abbracciati .. di nuovo fronte nella fronte … con gli occhi chiusi a inebriarsi ognuno della presenza dell’altro …con i loro cuori a battere all’unisono …
Quel momento fu interrotto dalla voce dell’edicolante .. che sebbene vivesse in una delle città più romantiche d’Europa disse “Scusi sig.na …la vuole comprare quella cartolina?”

Ziva e Tony si misero a ridere complici e pagata la cartolina partirono con la vespa per fare di nuovo il giro di quella splendida città .Non c’erano testimoni da scortare stavolta ne terroristi da combattere …solo loro e la loro voglia di amarsi …chiunque li avesse incontrati in quel giorno avrebbe pensato a dei neo sposi felici, persi l’uno negli occhi dell’altra …mano nella mano a passeggiare lungo Champ Elisee …abbracciati a guardare il panorama dalla Tour Eiffel …sorridenti mentre seduti in un cafè si dividono una crepe e parlano fittamente . Tony parla di Ellie , di Abby , della salute di Gibbs ..e del funerale di suo padre , di Zoe , di Jeanne e suo marito , dell’incontro con Adam e dell’incarico offertogli da Vance… più di tutto le disse quanto fu difficile trovare la forza di vivere ogni giorno senza di lei… e la debolezza che lo aveva portato a pensare di creare una nuova opportunità con Jeanne. Lo stesso Ziva raccontò della sua amicizia con Adam e della sua futura moglie , del periodo passato con Pinkas e degli ulteriori aneddoti che gli raccontò su Senior …di quando andò a cercarlo e lo vide con un'altra …
“Ma perché non mi hai detto che venivi da me ?” chiese Tony
“Perché se te lo dicevo non era una sorpresa …e invece la sorpresa me l’hai fatta tu ..”
“E perché eri venuta ?” disse Tony un po’ abbattuto …
“Perché non posso vivere senza di te ...” (stavolta glielo dice lei)
Tony le poggiò una mano sulla nuca e attiratala delicatamente a sé le diede il bacio più dolce …puro amore in arrivo direttamente dal cuore …mai nella sua vita avrebbe pensato di sentire delle parole del genere da Ziva.
A quel punto il passato non aveva più importanza , quel che contava era il fatto che si erano ritrovati e il loro presente poteva segnare l’inizio di uno splendido futuro …insieme.

Cenarono in un piccolo ristorante vicino all’albergo e poi rientrarono … la receptionist era giovane ma aveva visto molte coppie passarle davanti e si stupì nel percepire tanta emozione …ansia… imbarazzo …tensione dai due adulti che si trovava di fronte a chiedere le chiavi delle loro stanze.
Dal canto loro Tony e Ziva sapevano che la notte che stava per iniziare sarebbe stata uno dei momenti più importanti della loro vita .
Arrivarono davanti alla stanza prenotata da Ziva e lei ,mano sulla maniglia, si voltò verso Tony che la guardava tranquillo e speranzoso …con un mezzo sorriso stampato sul volto …
“Te la ricordi questa camera?” iniziò timidamente Ziva ( non si ricordava di aver mai fatto tanta fatica a portare un uomo nel suo letto … forse perché gli altri non erano Tony…)
“Sì … divano molto scomodo …” rispose Tony sornione …”Ma nel letto sono stato benissimo … soprattutto per la compagnia”
“Ti va di venire a vedere se è tutto come te lo ricordi ?”
“…Non vedo l’ora …” rispose Tony in un sospiro ( nel dirlo si era avvicinato al corpo di Ziva …lei poteva già percepirne il calore)
Ziva aprì la porta ed entrarono.
La stanza era rimasta esattamente la stessa, Tony si tolse la giacca e la mise sul divano …”Ok questo è rimasto uguale ..”
Ziva si tolse il cappotto e poggiandolo sul divano si trovò esattamente davanti a Tony che le cinse i fianchi e la strinse a sé…Lei mise le mani dietro al suo collo per avvicinarsi ancora di più …si sfiorarono con le labbra socchiuse, respirarono l’uno l’aria dell’altro prima di unire le labbra in un bacio profondo e sensuale…godendosi ogni attimo fino in fondo , con calma …perché quello non era un addio, non c’era un aereo a dividerli ..
Lentamente si spogliarono, accarezzandosi e sebbene il desiderio fosse tanto entrambi traevano soddisfazione dalla lenta scoperta dell’altro.
Tony spinse Ziva delicatamente verso il letto e si sdraiarono uniti in un intimo abbraccio senza mai smettere di baciarsi ed assaporarsi la pelle.
Le mura di quella stanza .. in quella notte ….non custodirono più i desideri inespressi di Tony e Ziva ma solo i loro baci , i loro sospiri e i loro sorrisi …li accompagnarono fino al cielo e ritorno …e li cullarono mentre soddisfatti e felici si addormentavano l’uno nelle braccia dell’altra.

Il mattino li trovò ancora abbracciati ..ancora sorridenti…dopo anni e anni passati a sfiorarsi e schivarsi erano finalmente felici .. ….ma quella notte era passata ed entrambi dovevano prendere una decisione.
“Miss David …buongiorno” disse dolcemente Tony mentre depositava tanti piccoli baci sulla fronte della sua Ziva.
Lei aprì gli occhi lasciandosi coccolare …”Buongiorno Tony …”
Nessuno dei due voleva interrompere quel momento … fu Tony …da uomo …a fare il primo passo “Cosa facciamo Ziva ?”
Lei lo guardava …seria
“Cosa facciamo ? Io devo rispondere a Vance e tu a Pinkas … abbiamo due voli aerei prenotati per due destinazioni molto lontane …e io non voglio sciogliere questo abbraccio perché averti tra le braccia è l’unica cosa che realmente desidero al mondo.”
“Tony …”
“Ziva … non voglio andare via senza di te …torna con me …te l’ho detto anche in Israele , puoi anche vedere panini all’angolo della strada … non mi importa …ma stavolta scegli me …stai con me … io non posso pensare di continuare a vivere senza di te….”
Con gli occhi lucidi …Ziva rispose “ Ho combattuto tanto Tony … ho affrontato guerre , terroristi , persecutori , persone della peggior specie … ho avuto a che fare con le vittime e sono stata anche io vittima (qui le si incrina la voce ) … l’unica cosa che voglio è costruire qualcosa di buono , voglio l’amore di un uomo che non sta con me per ubbidire ad un ordine e che non sparisce per mesi ,che non deve mentire per proteggermi o che rischia di morire ogni giorno … voglio una famiglia …qualcosa cui appartenere e che nessuno mi possa portare via….e non riesco a pensare a niente di tutto questo senza di te …. Solo il cielo sa quanto ci ho provato ..ma tutto ciò che voglio ha senso solo se ci sei tu a realizzarlo con me… però…..”
Tony stava per rispondere … ma Ziva tra le lacrime continuò “ L’occasione che Vance ti ha proposto è molto buona …e io non posso impedirti di proseguire la tua carriera ..non pretendo che tu rinunci a tutto per me ..Tony …devi sentirti libero di scegliere ciò che vuoi veramente …io ti amo e ti amerò sempre …qualsiasi strada deciderai di percorrere.”
L’emozione era tale che non riuscendo più a trattenere i singhiozzi ..Ziva si alzò e si mise seduta sul letto con le spalle a Tony … e sottovoce disse … “Ci resterà sempre Parigi ..”
Lui rimase colpito da quelle parole , dalla crescita interiore che lei aveva fatto …per una volta i suoi sentimenti erano lì in bella vista … era nuda davanti a lui ma in un modo che andava oltre il fisico…e ciò che vedeva lo faceva innamorare ancora di più … non avrebbe mai rinunciato a lei .. ne per fare carriera ne per altro.
Si alzò anche lui e abbracciandola la tirò a sé ..il petto di lui contro la schiena di lei , il suo viso appoggiato alla sua nuca … la stringeva e la sentiva tremare …. Con la voce rotta dall’emozione disse “Come puoi pensare che la carriera venga prima di te … anche io voglio costruire un futuro … voglio qualcosa di stabile e lo voglio con te …solo con te …e se serve andrò io a vendere panini …ma ogni volta che aprirò la porta di casa … ogni volta che entrerò in camera da letto … ogni volta che vorrò stringere la mia compagna e ridere con lei …voglio trovare te nella mia casa , te nel mio letto e te tra le mie braccia…sono pronto a ripartire da zero Ziva …insieme a te, tu sei il mio amore ma sei anche la mia amica , la mia anima gemella…. Adesso che so che lo vuoi anche tu non ti permetterò di allontanarmi di nuovo . ”

Un lungo bacio sigillò quelle promesse , avevano già deciso …le regole, le difficoltà , le torture , altre persone , il tempo, la distanza ..nulla aveva vinto su di loro ..

Ziva, avvisato Pinkas , cambiò il suo biglietto e andò con Tony a Washington , insieme avrebbero comunicato a Vance e agli altri la loro decisione.
Arrivarono all’NCIS in tarda mattinata il giorno dopo …. dopo tre anni per Ziva era “strano” ritornare a percorrere quei corridoi e una volta in ascensore …sapendo che pochi minuti la separavano da quello che per otto anni era stato il suo ambiente di lavoro …si sentiva in ansia.
Tony decise che era il caso di applicare un antico rimedio Di Nozzo … fermò l’ascensore …velocemente l’attirò a sé e prima che potesse anche solo dire una parola la baciò appassionatamente.
“Allora stai meglio ?” disse Tony staccandosi lievemente …
“Decisamente”
“Rimedio anti stress Di Nozzo … funziona spesso …e lo userò sempre quando litigheremo ..ricordatelo”
Una risata ed un leggero scappellotto furono la risposta di Ziva … comunque il rimedio aveva funzionato ..ora era molto più serena.
La squadra era riunita davanti allo schermo e Tim ed Ellie ragguagliavano il capo in merito alle ultime informazioni reperite sul caso .
Fu Gibbs il primo a girarsi e vista Ziva si voltò completamente verso di lei , le fece un sorriso e restarono un attimo a fissarsi ..lei attendeva un gesto o anche solo una parola ..così , quando il capo allargò le braccia per accoglierla, si gettò letteralmente tra le sue braccia e sentendosi stringere amorevolmente da quello che aveva sempre considerato come un padre …si rilassò con un sospiro. Dal canto suo anche Gibbs era felice di avere ritrovato una figlia e come era loro abitudine ..le sussurrò qualcosa all’orecchio e le depositò un bacio sulla tempia.
Tim scambiò uno sguardo con Tony e vedendolo felice andò semplicemente a stringergli la mano prima di abbracciare Ziva e dirle che gli era mancata.
Ellie si presentò a Ziva e si strinsero gentilmente la mano .
Dall’alto Vance osservava la scena senza mascherare la sua soddisfazione …dopo quel che aveva fatto per lui ..l’addio di Ziva lo aveva ferito … quando Tony lo guardò si scambiarono un cenno di saluto e uno sguardo come a dire “ci vediamo tra poco”
C’era ancora uno scoglio da superare …il laboratorio di Abby … ricordando il rientro dalla Somalia , Ziva si preparò a ricevere una bella strigliata e così ,richiamando il massimo del suo autocontrollo, entrò insieme a Tony “nel regno di Abby”…

Stranamente lei era al centro della stanza …con un grande sorriso stampato in volto e gli occhi lucidi …le uniche cose che riuscì a dire furono “Non ci lascerai più vero ?”
Ziva e Tony si presero per mano e insieme dissero “Vero”
In quel momento Abby schiacciò il pulsante di un telecomando che aveva in mano e migliaia si stelle filanti calarono dal soffitto riempiendo l’ambiente di mille colori.
Tony e Ziva rimasero sorpresi mentre alle loro spalle comparivano Gibbs McGee Bishop Ducky e Palmer che applaudendo diedero loro il benvenuto ufficiale.
“Ma come ….?” Iniziò Tony
“Sapevo dove eri diretto … e sapevo anche dove era Ziva …ma sapendo che dovevi tornare da Vance , ho controllato le partenze da Parigi di ieri e oggi e quando ho visto che entrambi avevate prenotato lo stesso aereo , con un cambio volo da parte di Ziva …ho avvisato gli altri e abbiamo preparato una sorpresa per il vostro rientro insieme” rispose McGee
“E bravo McGee !!” sentenziò Tony
Ducky si avvicinò a Ziva e abbracciandola disse “E’ un piacere rivederti mia cara , sei mancata molto a tutti noi .” “Anche voi Ducky … anche voi ..”Rispose Ziva
Quel momento gioviale venne interrotto da Vance che con serietà riportò tutti sull’attenti e disse “Di Nozzo – David – Gibbs …nel mio ufficio …subito.”
Degli altri ognuno tornò alle proprie occupazioni.

I tre convocati uscirono dall’ufficio del direttore dopo circa un ora , scesero le scale , Gibbs si diresse alla sua scrivania ( volto indecifrabile come al solito ) e Tony e Ziva si fermarono davanti alla scrivania di Tony.
McGee osservò per un attimo il capo e poi gli altri due ma visto che nessuno parlava disse “ALLORA????”
“Allora è stato un vero piacere lavorare con voi …pivelli e capo . Ma è arrivato il momento di salutarci” fu la risposta di Tony
“Vai in Messico?” disse Bishop
Tony e Ziva si guardarono , e tenendola per mano lui rispose “No ..resteremo a Washington…io verrò distaccato in un'altra unità che si occupa di casi irrisolti .. lavoro per lo più investigativo e di controllo … e Ziva valuterà se accettare di rientrare all’NCIS per lavorare nel mio gruppo.”
“..Tony ..tu hai sempre detestato le scartoffie e il lavoro non sul campo” ribattè McGee
“Lo so McGenio .. ma ci sono momenti in cui un uomo deve fare ..quel che un uomo deve fare … e io e Ziva abbiamo progetti più importanti da portare avanti .”
Gibbs ascoltava in silenzio e sorrideva .. era realmente orgoglioso di quei due …..
“Capo ?...”lo distolse Tim dai suoi pensieri
“Dimmi McGee …”
“E adesso che faremo senza Tony?”
“Problemi McGee??? ..Lavorerai di più tu !” fu la semplice risposta del capo , che prima che Tim potesse ribattere si alzò , andò da Tony e Ziva e disse “Congratulazioni ragazzi !! Sono orgoglioso di voi ..e sappiate che per ogni cosa , la mia porta è sempre aperta .”
Così detto passò oltre ed entrò nell’ascensore

“Coraggio ragazzi …noi saremo sempre qui , potremmo mangiare assieme , vederci nel tempo libero ..” continuò Tony davanti a Bishop e McGee ancora un po’ interdetti.
Più tardi ripeterono lo stesso a una Abby stra-felice che li abbracciava alternativamente .. alla fine lei esternava anche ciò che gli altri trattenevano ..perchè tutti avevano visto cosa univa Tony e Ziva e quanto l’uno avesse sofferto per la mancanza dell’altra … tutti potevano solo immaginare la guerra interiore che una cresciuta come Ziva e con la sua esperienza di vita potesse combattere ogni giorno … tutti sapevano che ora che erano finalmente uniti, nulla avrebbe potuto dividerli.
Uscirono dall’NCIS ancora mano nella mano, sollevati e sereni .

Andarono a casa di Tony, Ziva aveva con se solo le poche cose portate a Parigi – si sarebbe fatta impacchettare e inviare i suoi effetti personali dall’ Israele quanto prima – così girava per casa con una maglia di tuta di Tony che le faceva da mini abito con somma gioia del proprietario che già pensava al momento in cui gliela avrebbe tolta per dimostrarle accuratamente tutto il suo apprezzamento….
“Allora David ..come ci organizziamo ?”
“bhe Di Nozzo …” rispose ZIva “ se fai il bravo ti faccio dormire con me nel tuo letto striminzito…”
“Ah ok ok … “ iniziò ridendo Tony ( che tanto per non sbagliare le andò incontro e la strinse a se ) “domani per prima cosa andiamo a comprare un letto matrimoniale….. Ma per quel che riguarda la nostra vita ? Cosa pensi dell’offerta di Vance ? ”
“Lo sai che il distintivo è la prima cosa a cui ho deciso di rinunciare …non sono sicura di volerlo di nuovo , anche se il ruolo offerto da Vance rappresenta un buon compromesso …sinceramente non so … ne parleremo insieme dopo”
“Dopo cosa?”
“Dopo questo ….” E così dicendo Ziva baciò Tony, entrambi completamente trasportati dalle loro emozioni si strinsero di più e piano si spostarono fino alla camera chiudendo la porta.

Un anno più tardi , la stessa receptionist vide di nuovo le stesse due facce dell’anno precedente …che avevano prenotato la stessa stanza per passare solo una notte … Quella notte Tony avrebbe chiesto a Ziva di sposarlo e Parigi …..che li aveva scoperti innamorati …. che li aveva fatti ritrovare …ora li avrebbe uniti per sempre.
 
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Cuoricina
view post Posted on 4/3/2022, 22:03




Intanto dico stupendo! Mi ha fatto piangere. In secondo luogo vorrei sapere chi lo ha scritto, come ha fatto e dove ha preso le informazioni. Terzo QUANDO si svolge nel senso in che episodi? Chi l'ha scritto e' stat* bravissim* perche' mi sembra impossibile che si riesca a esprimere delle SENSAZIONI DI AMORE cosi forti in un solo testo! Poi volevo chiedere: e' vero? Tutte queste emozioni si vede che si provano? Sono sicura che non mi rispondera' nessuno anche se lo spero🥺. Ancora complimenti ❤❤
Micol
 
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1 replies since 9/3/2016, 17:42   2389 views
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